MOMENTARY LAPSE OF REALITY

(2014)


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Momentary Lapse of Reality provides insight into human loneliness within a contemporary metropolis. Structured as a dream-like journey through the urban areas of New York, this project aims to reveal and report that part of reality which we refuse to look at. In other words, the part in which we are accustomed to a false sense of wellbeing, believing that we live freely and happily when we actually walk alone, in chains, bearing the weight of heavy boulders.

The lapsus of reality is momentary and fleeting, appearing and disappearing in the blink of an eye; but it is within that exact blink that this lapsus comes to life: suddenly, reality becomes another. All of a sudden, a smile is a frown, a jumping body is falling one, a knowing look is actually a distant one. The lapsus reveals a gap in reality: on one hand, individual people who, like animals in captivity, slowly roam and are disorientated within urban places which are suddenly empty and hostile. On the other hand, the lapsus unveils bodies which cross each other, come close together,  and share the same space and time, yet, these bodies will never really meet. In both cases people no longer relate to one another: they are monads. Loneliness is the true plight of the contemporary metropolis: one is lonely when there is nobody else around, and the urban spaces become hostile; however, one is alone, also when feeling isolated among others.  

The lapsus is momentary but it regards reality as a whole: we close our eyes, open them again, and our bustling life goes by as we continue to believe that we are its owners and main actors. However, in that fraction of a second that goes by between closing our eyes and opening them again, another world, another terrible and cruel reality made of annihilated monads lies before us. But not only, that world is us, the metropolis has swallowed us up and as small ephemeral bodies, we move around wearily, lonely and isolated in places which have become our prisons. [...read less]

Momentary Lapse of Reality è uno spaccato sulla solitudine umana all'interno della metropoli contemporanea. Articolato come viaggio onirico attraverso gli spazi urbani di New York, vuole svelare e denunciare quella parte del reale che ci rifiutiamo di guardare: assuefatti a un benessere fasullo, crediamo di vivere liberi e felici quando in realtà camminiamo soli, in catene, chini sotto il peso di macigni.

Il lapsus del reale è momentaneo, è fugace, arriva e scompare come un battito di ciglia; ma è nel preciso istante del battito che il lapsus ha vita: improvvisamente la realtà diviene altra, improvvisamente un sorriso è una smorfia, un corpo che salta è un corpo che cade, uno sguardo d'intesa è invece distanza. Il lapsus svela un gap della realtà: da una parte, singoli individui che, come animali in cattività, si muovono lenti e disorientati all'interno di spazi urbani improvvisamente vuoti e ostili. Dall'altra, corpi che si incrociano, che si accostano, che condividono lo stesso spazio e lo stesso tempo ma che non si incontreranno mai realmente. In entrambi i casi non più persone in relazione ma monadi. La solitudine è la vera piaga della metropoli contemporanea: si è soli quando non c'è nessuno intorno a noi, e gli spazi urbani divengono ostili; si è soli, però, anche quando ci si sente isolati in mezzo agli altri.

Il lapsus è momentaneo ma riguarda la realtà tutta: chiudiamo gli occhi, li riapriamo e la vita scorre frenetica mentre noi crediamo d'esserne padroni e principali attori. Tuttavia, in quella frazione di secondo che passa tra il chiuderli e il riaprirli, un altro mondo, un altro reale, terribile, spietato, fatto di monadi annichilite, è dinanzi a noi. Non solo; quel mondo siamo noi: la metropoli ci ha fagocitati e, piccoli corpi effimeri, ci muoviamo stanchi, soli e isolati in spazi divenuti per noi prigione. [...leggi meno]
































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